LA PIU GRANDE PRIGIONE


“La più grande prigione, è la paura di ci ciò che pensano gli altri”…

Ed io, allora,
dal supremo eremo del mio castello, osservo!
Io che credetti d’essere in carne libero, al pari dei miei simili, ora mi trovo prigioniero del mio profilo umano.
Sotto i miei piedi calpesto l’idea del libero arbitrio, progettando convulsamente la mia evasione dalle prigioni dei silenzi della mente.
Abbatterò le parerti del cuore, i freddi muri di fragile fattezza, con i miei sommessi singhiozzi.
Laverò con il sangue delle mie mani, la libertà e con le lacrime, brinderò ad essa.
Scruterò l'orizzonte che al latrato di un cane randagio scompare furtivo nell’ombra nella notte.

con il contributo all'incipit di nickdelrey

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