FIAMMIFERI


È uno strano gioco perverso
ti giro fra dita senza senso
senza una fine senza un verso.
Dei tuoi lati ognuno ha il suo carattere,
ma solo uno è meno buono.
Come d'un letto a cassettoni,
le teste rosso creato dei tuoi cento fratelli spuntano lì,
rigidi bacchettelli.
Ti prendo per i piedini,
ti osservo fiero scudiero,
scelto fra loro per altri destini.
Ti sfrego e con decisa azione
crepita il legno,
scoppia,
scintilla,
arde la fiamma di pura maraviglia.
Ti osservo flebile consumarti nel tempo,
invecchiando.
Annerisci il volto.
Chini il capo.
Curvi il tuo corpo.
Un soffio di vento spegne il respiro
non resta che un filo fumo disperso in giro.

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