DAL MAL A VITA NOVA

«Della scranna il giudizio ello move verbo
e di tua essenza, lasciar passo devi
di lor Marte e al suo valor Guerriero.

Sanguine la lacera ferita del combattente,
ed ebbra si forgia plebea stirpe ignoranza.
Al silenzio la terra tutta.

Saggio osservar nodosi rami protesi a Dio
quando essi ermetici al cancro son difesa.
Oh gemma, di lama non temer il taglio se di lei non s'è fatta offesa.

Caduco scrigno di beltade, spicca all'aere il volo,
e d'un ramo al par di pria sboccia fior gentil
di memoria antica ed esistenza nova.»

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