NUVOLE

«Cosa sono le nuvole? Quel velo che separa il limite dal suo baratro? Il velo di una bellissima donna? Oppure il niente dove ogni pensiero si figura?. Libere di nuotare nello specchio terreste sospinte, allegre e indolenti controcorrente all'incedere dell'uomo.

Chi comanda le nuvole? Un soffio divino? Un maestro d'arte oltre la commedia? Esseri indistinguibili, omogenei e mutevoli, gocce sospese che simili s'accompagnano più facilmente a loro simili, creando da costole di cirri cristalli di gemma. Altre pari. Nuove macchie su una tela che non si sporca e di ciò che resta, non la si può chiamar vecchiezza.

Seppur per essa, che di me ha visto il variopinto arcobaleno sciolto del nervo mio più intimo, rivolgi  tu uomo lo sguardo al cielo e segni di guerra osservi giungere come cavalli forieri di castighi tremendi a giganti falcate.

Sulla terra l'umile il divino teme, ma ambiziosi, avidi di popolarità e di dominio si ergono come celesti fiere austere a difesa del mite e per prezzo han pretesa di posseder conoscenza, saggezza, al tutto porre regola e dominio per diventar censori, faziosi e ribelli.

Del cavallo celeste nel giorno che par mutar in stagion brumale, all'uomo dal sol non resta che gelida un'ombra.»

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