PIRAMIDI

«Costruzione di egizio genio. Par che la storia abbia detto di loro e del suo popolo erudito.
Di grandi menti il quotidiano all'oggi v'è oscuro e del lor passaggio, su quel che resta del mondo, abbiam rinchiuso in piramidi di cristallo e lega.

Al par di loro, per magnificenza, l'uomo di cui si dice esser sapiens ha voluto dell'avello mortal farne spazio vitale e laggiù dove la dimensione a geometria risulta l'arabo numero di maggior importanza, nel picciol vertice l'uman respiro ha deposto il suo sguardo.

Al basso egli guarda con orgoglio di supremo e a voi non resta che nome di schiavo.

Ecco, che dall'archetipo foro nel quale simil a formiche l'esser ivi giunge e da esso non fa ritorno, poiché ognun di loro è numero e non essenza. Allor domandi al cielo il senso d'esser qui ad occupar il tempo.

Ma siffatta flotta ha resistenza nel mar in burrasca?

Cosi come l'albero maestro dalla furia dell'uragan possente vien tagliato, così l'esercito ribelle vien sopito. Vivo è il timore poiché ciò che nel basso è riposto, è forte e vigoroso e se d'esso non ha linfa verso il ciel ecco che colui che in alto sta è debole e fiacco.»

Commenti