CONTRARIAMENTE

« Nella notte buia
sol le stelle ti fan da guida
tra la vigna ed i germogli in fuga.

Dalla notte sei inghiottito
lo sguardo per l'orizzonte s'è smarrito
l'animo dimesso e il cuor ferito.

Urla il silenzio. 
L'aria intorno si riscalda. 
a passi svelti colà si lancia.

Voci lontane di festose gioie
l'attenzion ritrovan ai nostri sensi
ed il timor svanisce dei languidi lamenti

Or tu dici ch'io non dovea esser
in quel luogo? In tal circostanza?
Non fu mosso il piè, ma il senso ed il dover.

La mente già non pensò. 
Aiuto alla cagion malata
volle il fato ch'io fossi lì.

Se doman il gesto 
a nubi sparse o a cielo terso
rifar si compia 

son certo, che quel siffatto gesto, 
a ricalcar il passo 
dubbio non v'è­­­.»



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