IL BASTONE DI UNA

C'era una volta, ogni giorno, ogni notte, in un mondo che dir no so...ma questa non è la storia che vi voglio raccontare. 

C'era una volta Una che perse il suo bastone. 

Una era triste e lasciandosi il paese alle spalle sparì lontana verso il limite del mondo. 

Una camminò per giorni interni. Soli e stelle la accompagnavano nei suoi passi. 

Quando fu notte, tra le tante notti trascorse alla disperata ricerca, in una di queste notti senza tempo, Una, si fermò a riposare sotto i rami spogli della vecchia quercia antica. Nei sogni pensava a quel suo bastone così importante. La quercia accortasi del pensiero trasognato l'accolse nella sua corteccia. 

Alle prime luci dell'alba Una riprese il cammino. 

Sentiva d'esser osservata e più dei numeri conosciuti contava, volta per volta tutte le sensazioni che ebbe d'essere seguita di poca misura. 

Cercò di scovare quale presenza la stesse inquietando. 

Giunsero nuovamente al fin le stelle a far nuova la notte e...Una si svegliò di soprassalto vedendo lì, seduto sulla coda, curiosa e per nulla spaventata una magica creatura. 

"Chi sei?"  - chiese Una sorpresa. "Non importa chi sono"  - rispose calma la creatura "ma cosa posso fare io per te", continuò. 

Una raccontò tra le lacrime la storia del bastone. 

Quella misteriosa creatura rassicurandola disse: "credo di poterti aiutare. Seguimi!"

Camminarono per giorni e le stelle continuarono a fluire nel cielo triste. 

"Ecco" - disse la creatura. "Ora tocca a te continuare il cammino", indicandogli il sentiero,

Una scese il sentiero che si apriva tra la buia vegetazione. 

Un passo e poi l'altro e ciaff e ciaff, calpestava l'acquitrino. 

Spalancò i sui grandi occhi  e vide laggiù qualche cosa che, incastrato tra le rocce,  impediva lo scorrere del fiume. 

"Meraviglia": disse a gran voce. "Il mio bastone". Lo riconobbe era il suo. 

Corse ad afferrarlo ed in un lampo svanì. 

La creatura guardò il cielo e poi il fiume. Una luce corrispose lo sguardo dello straniero.

Il fiume argenteo scorreva accarezzato dalla corrente. Una finalmente aveva ritrovato il suo bastone.  

Così il cielo tornò a sorridere e lei specchiandosi sull'blu notturno delle placide acquee, si ritrovò belle tra le belle, risplendendo per fortuna con il suo nome d'oro: LUNA.

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