Che strano silenzio
tra le mura del mio rifugio.
Fuori canta il risveglio amoroso dei merli
sui rami ancora nudi.
Si rincorrono nei vortici d'aria
gaie le voci dei bambini,
poiché la libertà non ha prigioni,
seppur ragioni.
Però tra queste care mura
il fischio acuto del termosifone
scalda un'aria
che dentro il cuore oggi mi è straniera.
Hai bussato sospettoso.
Non mi hai riconosciuto?
Tornerò ti dico!
Allora il tuo fischio mi farà domande
e ci corrisponderemo, riconoscendoci,
tu caro amico,
io nuovo spirito.
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