Ho percorso
passo dopo passo
la strada della mia vita
senza mai guardarmi indietro.
Ho affrontato
ogni giorno le sfide
che nel tempo incompiuto
anime gentili
hanno messo in opera.
Al risveglio
nel pensiero presente
il passo non è lieve,
ma pietra d'angolo
votata alla fatica
che al volgere del sonno futuro
fruttificherà in gratitudine.
Ho percorso i sentieri
più ardui delle montagne
negli anni in cui la misura sconosciuta
mi ha fatto scalare.
Ho afferrato l'aria
per nutrire il naso
e respirare,
nei momenti di fatica.
Ho pianto lacrime
donandole alle nuvole
perché potessero innaffiare l'eleganza
del giardino del mondo in cui vivo.
Ho preso lo sguardo
e l'ho lanciato lontano
oltre l'orizzonte
per guardare dentro me stesso.
In tutto questo
ho percepito lo strisciare di un pennino.
È la mia storia.
Ho chiesto,
in questo fiacco tempo di pace
di poter leggere quello scritto
perché forte è la sensazione
di non riconoscere le orme lasciate.
Di non ricordarmi più.
Ora che ho visto
la mia partenza.
Amica è la strada
della bottega artigiana
operosa nel bene dell'amore.
Molti i volti neutri
lasciati indietro
senza particolare angolazione.
Osservo la cima del prossimo monte.
Ci saranno altre fatiche?
Non è dato saperlo.
Stringo le mani
alla mia storia,
con delicatezza accarezzo
il cuore mio con lei.
Come l'esploratore s'avvia verso l'ignoto,
io, con passo sicuro verso il proscenio
al prossimo atto:
"Eccomi vita"
questa parola sia a te, generoso, il dono.
Senza alcuna paura, oggi,
desidero essere la mia "s'Ignora"
così come il pozzo esclude la sua fine
il prossimo panorama
porterà un sorso
di puro stupore e meraviglia.
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